Cosa fare a Marsa Alam e Luxor in 5 giormi

Un viaggio nelle terre antiche e misteriose dell’Egitto, tra mare cristallino e templi egizi di migliaia di anni fa.

Abbiamo approfittato del ponte tra natale e capodanno per farci un bel viaggetto in Egitto, una terra che mi ha sempre affascinato e che da tempo speravo di visitare.

Inizialmente pensavamo di andare on the road, ma visto il periodo turbolento ci era stato fortemente sconsigliato, quindi abbiamo optato per una soluzione più sicura, il villaggio turistico.

Atterrati all’aeroporto di Marsa Alam, appena scesi si viene avvolti da un caldo secco non indifferente, ma visto il periodo era accettabile.

Il percorso in bus per arrivare alla nostra meta finale permetteva di vedere cosa c’era attorno. Si era circondati da km di sabbia e ogni tanto si scorgeva qualche piccala abitazione o struttura.

Il villaggio si chiamava Shoni Bay e rispetto agli altri situati a Marsa Alam, aveva il vantaggio di avere un ingresso in acqua abbastanza comodo. Infatti a causa della barriera corallina non sempre era possibile entrare in acqua in modo confortevole, in molti casi bisognava tuffarsi da ponticelli perdendo così il piacere dell’essere in ammollo. Non mi soffermerò molto sul villaggio in quanto nel complesso mi sono trovato benissimo ed essendo un all-inclusive non abbiamo dovuto pensare a nulla se non apprezzare i paesaggi e il mare.

Il mare in quel periodo è sempre stato bello, anche se per fare snorkelling avevamo utilizzato la muta perchè l’acqua era fredda, quindi risultava difficile poter stare ore a fissare la vita sott’acqua senza tremare dal freddo.

La spiaggia ti regala sensazioni stupende specialmente al tramonto, quando i colori sull’acqua cambiano e la sabbia prima bianca diventa magicamente arancione.

Luxor

Per movimentare un po’ la nostra vacanza abbiamo deciso di visitare Luxor, una città antica e per molto aspetti definita la “seconda Roma”.

Il viaggio è iniziato al mattino presto, erano circa le 5am e un pulmino era pronto per portarci. Tra il villaggio e Luxor il tempo di percorrenza era di circa 4h nel quale siamo passati per nostra fortuna, in molti paesini, in questo modo abbiamo potuto avere un piccolo scorcio della vera realtà che circonda l’Egitto.

In questo lungo tragitto abbiamo potuto vedere come la povertà regna sovrana, la scena che più mi ha colpito, non è tanto vedere le persone nei campi con mezzi vecchi se non addirittura con ancora gli animali, ma quanto vedere bambini, che avranno avuto poco più di 5 anni, aiutare queste persone, presumo i genitori, a raccogliere, spostare, portare l’asinello e molto altro. Il tutto sorridendo, come se quella fatica quotidiana fosse così tanto la normalità da poter anche ridere e divertirsi.

Il pullman era guidato da un signore che non parlava molto con la guida, ma in compenso sfrecciava per le strade dissestate come un pilota, passando anche in punto a noi impensabili.

Durante le ore di percorrenza siamo stati fermati più volte dalla polizia locale, il pericolo di terrorismo e di possibili scontri tra fazioni a quanto pare era alto. Il pullman veniva controllato da cani anti-droga e ispezionato in cerca di bombe.

Arrivati abbiamo iniziato il nostro tuor visitando il templio di Luxor o di Karnak, un vero capolavoro di architettura faraonica. Dedicato alla triade tebana di Amon, Mut e Khonsu, il tempio fu eretto da Amenhotep III, (Amenofi III, il “Re Sole” della XVIII Dinastia) il cui lungo regno rappresentò l’apice del potere e del prestigio. Si rimane a dir poco sbigottiti. Immense sculture che sovrastano, incisioni su tutte le parete, l’immensità e la grandiosità di un popolo e di una cultura. Il solo avvicinarsi e rendersi conto di quanto si è piccoli a confronto, fa venire la pelle d’oca.

Il nostro giro non finiva qui, infatti dopo Karnak siamo andati a vedere la Valle dei Re, senza però perderci un piccolo giro su Nilo. A tal proposito, quello che si percepisce subito, oltre al fatto che l’acqua del fiume è parecchio sporca, come vi sia una disparità da una sfonda e l’altra. Siamo partiti dal lato sud, dove c’erano ragazzini che non chiedevano soldi, ma cibo mentre, al lato nord c’erano resort, hotel, ristoranti…

In tutta sincerità la Valle dei Re è stupenda, ma per mia personale opinione Karnak è un altro livello. La Valle dei Re è un’area dell’egitto situata vicino l’antica Tebe che per molti anni è stato il luogo di sepoltura dei re.

Questo luogo è formato da tante tombe, dove per poterle visitare, bisogna necessariamente scendere giù di parecchi metri e all’interno di ognuno di loro vi è raccontata una storia diversa. E’ stata anche questa una bella esperienza e forse a livello fisico la più pesante, perchè non vi sono spazi d’ombra se non le tombe stesse.

Conclusioni

L’egitto che ho visto è solo una minima parte e spero di poterlo visitare ancora. Nella mia piccola esperienza sono rimasto molto soddisfatto, ho potuto vedere anche un lato più realistico di quello che viene presentato nelle strutture di villeggiatura e avere un accenno di quella che è stata la cultura e l’immensità del popolo egizio.

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